24 febbraio 2014 – La Fiorentina non riesce a sfatare il tabù Tardini, campo sul quale negli ultimi cinque campionati non è andata oltre il pareggio; anche questa sera i viola devono spartirsi la posta in palio col Parma, arrivato al 13esimo risultato utile consecutivo e ormai squadra consolidata capace di imporre il proprio gioco contro ogni avversario. Forse la partita più bella del turno di campionato, ben giocata da entrambe le parti, coi padroni di casa che forse ai punti, ma solo per un soffio, avrebbero meritato il successo; grande merito degli ospiti, però, è stato quello di non mollare, nonostante l’inferiorità numerica per la quasi totalità del secondo tempo. C’è dunque tanto da raccontare, cerchiamo di fare ordine con sintesi e precisione.
Fin dall’inizio le squadre dimostrano buona condizione e voglia di giocarsi il match a viso aperto; la Fiorentina è in palla, ma il Parma quando scende punge di più, soprattutto col tridente formato da Biabiany, gran corridore ma sprecone sotto porta, Amauri, solito uomo sponda preziosissimo, e Cassano, ispirato e autore del gol del vantaggio con un tiro semplice da centro area. Il vantaggio dei ducali dura appena un minuto, pareggia Cuadrado su assist di Matri. Nella ripresa subito rigore Parma per fallo, che ci può stare, di Tomovic su Biabiany con Amauri che non sbaglia; quindi uno sciagurato Diakitè si fa espellere per doppio giallo sacrosanto. E’ il momento chiave della partita, quello in cui Donadoni sa che può annichilire gli avversari col terzo gol dei suoi.
Peccato che Neto chiuda la saracinesca in un paio di circostanze (prodigioso l’intervento da metri zero su Amauri) e Montella azzecca i cambi; manda sul rettangolo verde Ilicic, Gomez e Mati Fernandez, i tre portano freschezza e imprevedibilità anche se gli emiliani non paiono soffrire più di tanto. Ci vuole una prodezza per riportare la gara sui binari della parità: ci pensa Mati Fernandez con una punizione balisticamente perfetta, incolpevole il pur ottimo Mirante. Nel finale le squadre sembrano accontentarsi del punto a testa, anche se non manca agonismo e nervosismo con Munari che battibecca con Borja Valero, per Gervasoni entrambi meritano il rosso (lo spagnolo salterà la Juve?). I viola restano a -6 dal Napoli, per il Parma sogno europeo intatto.
Le migliori foto di Parma – Fiorentina 2-2
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG